
Tutti speravamo che con questa Pasqua 2021 si sarebbe riaperta la possibilità di riprendere i nostri
pellegrinaggi, ma ciò, al momento non è ancora possibile a motivo delle restrizioni che continuano
a perdurare e che rendono difficoltoso il raggiungere Lourdes.
Quest’anno le date delle Apparizioni di Nostra Signora coincidono esattamente con i giorni precisi
ed il tempo liturgico del 1858, cosicché possiamo rivivere spiritualmente e ripercorrere, con
Bernadette, ciò che accadde, vicenda salvifica, in quei giorni.Le difficoltà che si frappongono oggi, per raggiungere la Grotta di Massabielle, ci portano
all’esperienza della quattordicesima Apparizione del 3 Marzo 1858. In quel giorno si sono assiepati
alla Grotta, fin da notte fonda per cercare un posto, circa quattromila persone. C’è chi prega, chi è
venuto per deridere, chi per parlare e commentare. Per la prima volta ci sono presenze, a motivo
della folla, anche al di là del Gave. Molti, pur di riuscire a vedere qualcosa, si sono piazzati sulle
asperità della roccia o in posizioni acrobatiche qua e là. Alle 7 arriva Bernadette accompagnata
dalla mamma e dalla zia. A motivo della folla la veggente non riesce a raggiungere il suo solito
posto, il cero che ha in mano si spezza, la ragazza non riesce a mettersi in ginocchio, né a vedere la
nicchia. Da ultimo viene fatto un po’ di spazio in modo da iniziare la recita del Santo Rosario, ma
sul volto di Bernadette scorrono copiose le lacrime, piange, Aquerò non viene, la Bella Signora non
c’é . La folla commenta: il parroco non ha permesso la processione, troppa confusione, sarà per la
presenza di persone indegne, il cero si è rotto, alla Grotta si sono commesse azioni immorali, è un
castigo di Dio. Insomma escono tutti i pettegolezzi da paese, ciascuno espone la propria opinione.
E Bernadette? Triste si ferma un momento al mulino di Savy, viene consolata, invitata a pranzo, la
vedono, come sempre, malnutrita. È l’ora e Bernadette si reca a scuola ma, all’uscita, coglie un
misto di speranza e inquietudine, un’attrazione interiore, riconosce la chiamata di Aquerò.
Accompagnata dalla zia, dal cugino Sajous, con un nuovo cero in mano arriva nuovamente alla
Grotta. La bella Signora circonfusa di luce, è già lì che l’attende, sorridente. L’estasi non dura
molto, ma tutto è meraviglioso.
Alla sera di quello stesso giorno Bernadette si reca dal Parroco a ripetere la richiesta della Cappella
e a dire al Parroco che ha domandato il nome alla Bella Signora, ma che Lei ha soltanto continuato
a sorridere.
Cari amici questa vicenda ci riempie di speranza. Dopo le difficoltà per raggiungere la Grotta a
causa del covid 19, siamo sicuri che Maria ci aspetterà là con lo stesso sorriso che accolse
Bernadette e si ricomincerà ancora meglio.
Sarà veramente Pasqua.
Auguri, don Paolo
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